Le voci della FIFA Global Series e i retroscena alla base del loro successo
I famosi telecronisti raccontano la loro storia, dagli esordi fino a diventare un riferimento nella scena degli esports.

I due famosi telecronisti ci raccontano la loro storia, dagli umili esordi fino a diventare una tra le coppie di riferimento del panorama degli esport.
Circa due anni fa, Brandon Smith e Richard Buckley, due studenti inglesi di giornalismo televisivo, svolgevano qualunque tipo di lavoro che gli permettesse di trasformare la loro passione in una professione in piena regola. Nell'estate del 2018, i due si ritrovarono sul palcoscenico della O2 Arena di Londra per commentare le finali della EA SPORTS FIFA 18 eWorld Cup.
Secondo un recente tweet di Smith, nel 2018 i due hanno commentato insieme 19 eventi competitivi di FIFA in otto paesi diversi e sono stati nominati per il premio "Telecronista esport dell'anno" agli Esports Awards.
Our year in under 4 minutes..
— Brandon Smith 🎤 (@BSmith_Esports) December 31, 2018
• 19 Events 🎤
• Across 8 Countries ✈️
• One Passion = ♥️🎮
I’m very proud of what @Rbuckley98 & myself have been able to achieve in 2018.
Full Video ➡️ https://t.co/dIyFMgyCqD
Edited by @askerrz 🎥 pic.twitter.com/s2xhhhzTGn
Come hanno fatto due ragazzi del Regno Unito a diventare quasi da un giorno all'altro una delle coppie di telecronisti più famose negli eventi esport di FIFA? Per cominciare, sono davvero bravi in quello che fanno. Durante un recente evento della FUT Champions Cup in Romania, ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con i due per farmi raccontare la loro incredibile storia.
Umili esordi
Prima che i due si incontrassero all'università, Smith lavorava come commentatore in una lega calcistica minore. "Commentavo squadre non iscritte al campionato, giusto per fare esperienza." Il percorso di Buckley è stato diverso e lo ha visto esordire dietro a un microfono in uno show radiofonico nella sua città natale, Barnsley, in onda ogni sabato. "Ho lavorato 72 settimane di fila, senza mai saltare una puntata", mi ha confidato. Etica del lavoro? C'è!
Smith finì a commentare da solo un campionato professionistico di FIFA su Twitch, accumulando svariate ore di trasmissione nell'arco di sette settimane. A un certo punto si accorse che aveva bisogno di un supporto, così contattò Buckley, che frequentava la sua stessa scuola in Inghilterra.

"La prima telecronaca che abbiamo fatto insieme è stata anche una delle prime volte in cui ci siamo parlati", ha raccontato Smith. "Ricordo di aver contattato Richard chiedendogli: 'Cos'ha di tanto speciale Cristiano Ronaldo in FIFA?'. Mi rispose elencandomi almeno sei statistiche diverse. Ho pensato. . . Ehi, questo tizio ci sa fare."
Nelle successive sette settimane, i due rimasero rinchiusi nelle rispettive stanze facendo la telecronaca via Skype. "La connessione faceva schifo", ricorda Buckley. Da qualche parte bisogna pur cominciare, no? Riuscirono a instaurare una discreta intesa e ben presto gli si presentò una nuova occasione.
L'occasione bussa alla porta
La prima grande opportunità per i due, come ricordato da Smith, "arrivò con la EA SPORTS Commentator's Cup, il cui obiettivo era quello di trovare i prossimi due telecronisti per gli eventi competitivi di FIFA".
"Ci siamo detti: cosa abbiamo da perdere? Abbiamo installato uno schermo verde, ci siamo vestiti eleganti, con giacca e camicia, e ci siamo buttati", ricorda Buckley. "Proprio quando stavo per dare delle statistiche, il video si è interrotto perché avevamo raggiunto il limite di 90 secondi. Non abbiamo avuto il tempo per editarlo e l'abbiamo spedito così com'era quindici minuti prima della data di scadenza."

Ai partecipanti era stato chiesto di registrare la loro telecronaca su un video di 90 secondi tratto da una partita competitiva di FIFA. Il video si riferiva a un match tra Tassal "Tass" Rushan e Cihan "Cihan" Yasarlar dall'evento FIFA Ultimate Team di Parigi del 2017. Il primo premio della Commentator's Cup era un viaggio a Berlino per commentare una partita dal vivo della FUT 17 Champions Cup.
Una volta inviato il video, i due ritornarono alla loro vita di tutti i giorni. "Stavo facendo il bucato quando mi arriva un'e-mail da un tizio di EA che mi dice: congratulazioni, siete alle semifinali di Londra", spiega Buckley.
"Ricordo che quando mi ha chiamato ci conoscevamo ancora da poco", sottolinea Smith. "Credo fosse la prima volta che Richard mi chiamava, dunque mi sono subito domandato cosa fosse successo. Era notte fonda e mi disse. . . 'Ce l'abbiamo fatta! Siamo stati invitati a Londra per le finali'."
NO WAY! 😲 ESports Awards 'Broadcaster Of The Year' Finalists?!?! I don't have many words to describe this journey.. THANK YOU! @Rbuckley98 ❤️ &mdashpic.twitter.com/bBisrfFVxm; Brandon Smith 🎤 (@BSmith_Esports) September 13, 2018
Smith e Buckley furono presentati nel video introduttivo della finale come una "coppia di commentatori esperti e dalla grande intesa". In realtà, si erano conosciuti appena due mesi prima e avevano commentato insieme una mezza dozzina di partite. Incuranti di ciò, i due fecero la loro telecronaca durante la finale della Commentator's Cup e vinsero.
Smith sorride al pensiero di quella vittoria: "Credo fosse addirittura la prima volta che Richard andava a Londra, e già questo di per sé era qualcosa di straordinario. Vincere un viaggio a Londra e pernottare in un hotel senza avere la minima idea di come sarebbe andata a finire".
A seguire, EA inviò i due a Berlino. "Credo fosse la terza volta in vita mia che prendevo l'aereo", ricorda Buckley. Non sarebbe stata l'ultima. Smith e Buckley commentarono l'evento di Berlino in diretta su Twitch, con circa 40.000 spettatori collegati, ricevendo parecchi commenti positivi.

"Non ero mai stato così nervoso in vita mia", confessa Smith a proposito di quell'esperienza. "Credevano che saremmo crollati sotto il peso della pressione", ricorda Buckley.
Le cose andarono diversamente. Il futuro appariva tuttavia incerto per i nostri due protagonisti. La loro avventura era giunta al capolinea? L'unica cosa da fare era tornare alle loro vite normali, archiviare quella appena vissuta come un'altra fantastica esperienza e concentrarsi solo sugli studi. O no?
"Avevamo affrontato quell'avventura con l'unico obiettivo di dare il massimo per cercare di ottenere il miglior risultato possibile", spiega Smith. "Dopo il torneo, non abbiamo pensato troppo a ciò che sarebbe successo, nonostante avessimo ricevuto riscontri positivi. Credevamo che fosse finita lì."
Diventare professionisti
Dopo Berlino, cominciarono ad arrivare una valanga di opportunità.
"Poche settimane dopo, ero impegnato nel mio vecchio lavoro di bagnino sulla costa sud dell'Inghilterra. Richard era a Barnsley, a circa quattro ore di viaggio, quando ricevo una chiamata dall'Olanda, dall'Ajax eSports. Volevano che ci recassimo alla Johan Cruijff Arena per commentare un torneo. Ho telefonato a Richard", aggiunge Smith, "e gli ho detto se era disposto a trascorrere due giorni ad Amsterdam".

"Per tre mesi la routine fu questa: facevamo un torneo, tornavamo a casa pensando 'OK, ci siamo divertiti, è stato bello', e poi dopo una settimana il telefono squillava di nuovo", racconta Buckley. "Non dimenticherò mai quello che mi disse mia madre: 'Hai di fronte a te due strade. Puoi prenderlo come un hobby, vivere alla giornata e dimenticarti tutto tra un paio d'anni. O puoi dedicartici anima e corpo per trasformarlo in un lavoro a tempo pieno'."
All'epoca, la giovane coppia di telecronisti girava il mondo per commentare gli eventi di qualificazione di FIFA, ma il loro obiettivo era qualcosa di più grande: i Major EA. Decisero di firmare con un'agenzia di talent londinese, la Digital Sports MGMT, che gli avrebbe garantito il supporto necessario per intraprendere la carriera professionistica come telecronisti degli eventi esport.

"Diventammo buoni amici con i ragazzi della FIFA [la federazione calcistica, non il videogioco]. Volevano che commentassimo tutte le qualifiche della stagione 2017", ricorda Smith. "Così abbiamo avuto la possibilità di andare in Qatar e a Los Angeles. Nessuno di noi due era mai stato prima negli Stati Uniti."
This is competitive FIFA ! &mdashpic.twitter.com/QxQ84Vo8ie; Richard Buckley (@Rbuckley98) December 17, 2018
Alla fine, arrivò la chiamata importante che stavano aspettando. EA Sports offrì ai due un posto nel roster dei commentatori per la FUT Champions Cup di Barcellona della passata stagione e per tutti i successivi major. Ora, a un anno di distanza, Smith e Buckley stanno realizzando il loro sogno, evento dopo evento.
"La Digital Sports MGMT decise di scommettere su di noi. All'epoca avevamo appena 800 follower. Rich non aveva nemmeno un account Twitter. Credo però che avessero intravisto del potenziale in noi", spiega Smith.

Decisamente. Ora sono una presenza fissa a ogni evento competitivo di FIFA. Insieme, Smith e Buckley sono diventati la voce dell'esport che amano. Le loro telecronache trasudano passione per il gioco, e tra i due si è venuta a creare un'intesa incredibile. Se a questo aggiungete una profonda conoscenza sia dei partecipanti, sia degli oggetti di FUT con cui vengono create le squadre, capirete come mai la coppia Smith/Buckley goda di così tanto rispetto e considerazione.
"E pensare che se non avessimo mandato quel nastro che avevamo registrato nella stanza di Brandon oggi non saremmo qui. È stato un viaggio incredibile, e siamo solo all'inizio."
– Matt Franciscovich (segui Matt su Twitter @MattFranchise)
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