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Il Game Changer di EA sudcoreano ci parla di Battlefield V

Tae Jun Kim ci parla della cultura dei videogiochi in Corea del Sud e ci dice la sua su Battlefield V.

Riflettori sulla community

Abbiamo intervistato il fan di lunga data della serie di Battlefield Tae Jun Kim, il cui nome è traducibile in "essenza dell'idea", per conoscere la sua opinione su Battlefield V e saperne di più sulla cultura dei videogiochi in Corea del Sud. 

A chi o a cosa ti sei ispirato quando hai iniziato a fare streaming e a creare contenuti?

A nessuno e niente in particolare, ma di sicuro ci sono persone da cui ho imparato molto. Penso soprattutto a Black Bindi, un recensore di videogiochi coreano diventato famoso per il suo esilarante video di gameplay di Half Life 2. All'epoca i contenuti di questo tipo non andavano per la maggiore in Corea del Sud, ma quel video ha spinto moltissime altre persone a creare video di gameplay divertenti.

E ovviamente non posso non citare Jackfrags e LevelCap. I loro video mi sono stati di grande ispirazione in fatto di stile e metodo di narrazione, oltre a farmi venire l'idea di creare contenuti dedicati a Battlefield.

Quali sono i tuoi primi ricordi legati ai videogiochi?

Alle elementari, io e miei amici eravamo appassionati di giochi online free-to-play coreani. Poi ho provato GTA 2 e Call of Duty World at War a casa di mio cugino. Da quel momento mi sono interessato ai videogiochi tripla A, decisamente più rifiniti e capaci di offrire esperienze grandiose.

Tae Jun Kim a un evento di Battlefield V in Australia con Eric Holmes, direttore progettazione di Battlefield V

Qual è stato il tuo primo Battlefield e che tipo di esperienza è stata per te?

Il mio primo Battlefield è stato Bad Company 2. A quei tempi Battlefield non era molto famoso in Corea e non sapevo neppure che Bad Company 2 fosse un titolo della serie.

Guardando il trailer di Battlefield 3, mi è venuta voglia di approfondire la mia conoscenza della serie e ricordo di aver atteso con trepidazione questo gioco. Poi, una volta uscito, l'ho trovato semplicemente perfetto. Ho adorato quel gioco e sono ormai 8 anni che gioco ininterrottamente a Battlefield.

Tu fai parte del programma Game Changer di Battlefield. Finora qual è stato il momento più emozionante legato a questo programma?

Sicuramente l'EA Play. Durante questo evento ho conosciuto molti famosi Game Changer che ammiro e ai quali mi ispiro. Mi sono anche sentito molto privilegiato per il fatto di poter provare il mio gioco preferito prima di chiunque altro. L'edizione 2018 è stata un'esperienza incredibile per un nuovo Game Changer come me.

Poi ho partecipato alla Gamescom, all'evento di lancio di Battlefield V e perfino alla presentazione di Anthem, tutti momenti che mi hanno emozionato in modo indescrivibile.

Puoi dirci qualcosa di più sulla cultura dei videogiochi in Corea del Sud?

In Corea sono molto diffusi degli Internet café che chiamiamo "PC-Bang" (traducibile in "sale PC"). Sono completamente diversi da quelli degli altri paesi del mondo. Sono dedicati esclusivamente ai giochi online. Sono forniti di centinaia di PC di fascia alta e si può ordinare da bere e da mangiare. Molti studenti ci vanno dopo la scuola. Io stesso frequentavo i PC-Bang insieme ai miei compagni di scuola. Ma anche se i coreani si stanno appassionando sempre più a giochi come Battlefield, continuano a giocare a pochi titoli estremamente popolari come League of Legends, PUBG e altri giochi online free-to-play coreani. I giochi per console, soprattutto in versione "fisica", sono ancora molto lontani dalla cultura di massa coreana.

Tae Jun Kim in Germania per la Gamescom 2018

Che cosa ti piace di più di Battlefield V?

Il sistema delle armi. Giocando a Battlefield 4, Battlefield 1 e Battlefield Hardline mi ero dimenticato che ci fosse un sistema delle armi. Ho imparato a riconoscerlo solo giocando a Battlefield V. Mi piacciono i veicoli, ma in genere uso più spesso i soldati di fanteria. Il nuovo sistema delle armi è diventato un aspetto fondamentale per apprezzare pienamente il gioco. Innanzitutto, i proiettili finiscono esattamente nel punto preso di mira, eliminando qualsiasi elemento di casualità o semplice fortuna. Poi mi piace anche il fatto che il giocatore debba avere una certa abilità per gestire il rinculo delle armi.

Tae Jun Kim al Creator Hub durante l'EA Play 2018, mentre prova Battlefield V per la prima volta

Hai qualche suggerimento per chi gioca a Battlefield per la prima volta?

Per un principiante di Battlefield, la cosa più difficile da capire è come funziona il gioco. Io stesso non sapevo bene cosa bisognava fare, le prime volte che giocavo a Battlefield 3. Concentrarsi sull'obiettivo per far vincere il team: è questo il concetto di base. Se si gioca in Conquista, l'obiettivo è occupare le bandiere. In Sfondamento, invece, la priorità va data alla conquista dei settori. Ovviamente, anche rifornire di colpi e uccidere i nemici sono cose importanti. Ma il concetto di base che ho appena descritto è la via più rapida ed efficace per capire il funzionamento del gioco. Poi, esplorando le mappe, si impara quali sono i luoghi più sicuri e quelli da cui arrivano i nemici. Così si prende confidenza con le varie armi e con le meccaniche del gioco di squadra.

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Il programma Game Changer di EA unisce i migliori creatori di contenuti e i giocatori più esperti della community, coinvolgendoli direttamente nel processo di sviluppo del gioco per avere feedback immediati e migliorare l'esperienza. Puoi avere maggiori informazioni sul sito ufficiale del programma Game Changer di EA.

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